Istituita nel 1987, la Denominazione di Origine Gioia del Colle comprende l’intero territorio comunale di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Casamassima, Cassano Murge, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Grumo Appula, Noci, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle, Turi, e una parte di quello di Altamura, con esclusione del territorio appartenente alla zona di produzione del vino a Denominazione di Origine “Gravina”.

La Denominazione è situata all’interno della zona detta delle Murge, un esteso altopiano calcareo di circa 200.000 ha, con un’altitudine media intorno ai 400-500 metri e un’altitudine massima di 674. La superficie totale è di 1.201,46 ettari, cosa che ne fa la seconda Denominazione di Origine di Puglia per estensione dopo quella di Castel del Monte.

Oggi la Denominazione di Origine Gioia del Colle conta circa 400 ettari vitati, 250 dei quali dedicati al primitivo, e nonostante il disciplinare indichi una resa massima per ettaro di 80 quintali ha un rapporto tra ettari dichiarati e uva prodotta che la porta a una resa effettiva per ettaro di poco più della metà, circa 45 quintali, e prevede nove tipologie: Bianco, Rosso, Rosso Riserva, Rosato, Primitivo, Primitivo Riserva, Aleatico Dolce Naturale, Aleatico Dolce Riserva e Aleatico Liquoroso Dolce.

I vini più importanti e significativi, sia dal punto di vista storico che da quello dell’attuale sviluppo, sono senza alcun dubbio quelli prodotti con il primitivo, nelle due versioni Gioia del Colle Primitivo e Gioia del Colle Primitivo Riserva.